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PUG - Disciplina del Piano

Azione 3.3a Aeroporto di Bologna Guglielmo Marconi: assecondare uno sviluppo attento al rapporto con la città


 

> Descrizione  
L'Aeroporto Marconi è uno degli aeroporti di interesse nazionale, portale strategico dell'accessibilità europea e internazionale al sistema economico emiliano-romagnolo, ma è anche un city airport con le conseguenti interferenze. Gli interventi di trasformazione o di qualificazione funzionale sono stabiliti dal Masterplan per lo sviluppo aeroportuale, approvato nelle forme previste dalla legge (Codice della navigazione aerea, procedure per opere di interesse statale). Il Piano supporta la qualità architettonica e funzionale degli edifici e degli spazi di pertinenza dell’infrastruttura, promuove il miglioramento dell’accessibilità, delle condizioni di qualità ambientale e di sicurezza dell'aeroporto e del suo intorno, incentiva la qualificazione degli spazi e delle funzioni ad esso adiacenti.
 
3075
Il PTM ,ai sensi art. 41 della LR n. 24/2017, disciplina le modalità di attuazione degli interventi di rigenerazione ed eventuale ampliamento dei poli metropolitani integrati, con particolare riferimento alla necessità di prevedere la sottoscrizione dell’Accordo Territoriale. La perimetrazione del campo di applicazione rispecchia l’individuazione del PTM che dovrà essere aggiornata in sede di nuovo Accordo.
 
3076
> Campo di applicazione  
L’azione si applica ai seguenti elementi del Catalogo dati cartografici:
  • aeroporto di Bologna Guglielmo Marconi >>;
     
3077
> Indirizzi per le politiche urbane  
Il Comune, insieme alla Città Metropolitana, promuove politiche di integrazione dell’aeroporto nel contesto urbano con particolare attenzione ai problemi di compatibilità ambientale e di accessibilità.
Da questo punto di vista sono in corso di attuazione gli interventi legati alle prescrizioni della valutazione di impatto ambientale e all’accordo “D-Air”, che prevedono, fra l’altro, la realizzazione della fascia boscata a nord e interventi per il miglioramento dell’accessibilità sostenibile.
 
3078
Dal punto di vista infrastrutturale, Comune e Città Metropolitana hanno realizzato o previsto interventi significativi quali la messa in esercizio del people mover di collegamento con la Stazione Centrale, il completamento della viabilità di accesso da nord, gli interventi del “Progetto di potenziamento in sede del sistema autostradale e Tangenziale di Bologna” (Passante di mezzo).
Alcune importanti ciclovie, afferenti l’itinerario Eurovelo 7, sono previste nelle zone circostanti l’aeroporto. Il previsto completamento della stazione ferroviaria “Borgo Panigale Scala” del SFM, posta ad una distanza di circa 2 km dall’aerostazione, costituisce un’ulteriore risorsa di accessibilità da considerare.
 
3079
L’accessibilità carrabile è garantita dalla “porta di accesso” del sistema autostrada/tangenziale, oggetto di intervento tramite il “Progetto di potenziamento in sede del sistema autostradale e Tangenziale di Bologna”, che dovrà essere qualificata in termini paesaggistici e di riconoscibilità formale, di cui all'Azione 3.1d >>. Dovrà inoltre essere migliorato il sistema di connessioni con il contesto urbano a sud del sistema autostradale.
 
3080
> Indirizzi per le trasformazioni urbane  
All’interno del perimetro del sedime aeroportuale gli interventi sono indicati da un piano di sviluppo approvato nelle forme di legge, la cui più recente versione governerà le trasformazioni nella direzione di uno scenario che al 2030 prevede i seguenti numeri annui: 11,26 milioni di passeggeri, 82.895 aeromobili, 5,7 milioni di tonnellate di merci trasportate. Nell’ambito di questo piano riveste particolare importanza, per il Comune, la riconfigurazione del nodo di accesso all’aerostazione, punto cruciale sia per la gestione del traffico e della sosta che per l’immagine che la città offre di sé a visitatori e operatori.
 
3081
Al di fuori del perimetro del piano di sviluppo aeroportuale, e comunque all’interno del perimetro del polo metropolitano integrato, è possibile presentare proposte di interventi urbanistici per la localizzazione di "attività integrative" alle funzioni aeroportuali (funzioni di servizio e assistenza ai passeggeri e di supporto alla movimentazione delle merci, compresa la logistica aeroportuale e sistemi di parcheggio), e per "attività complementari" (quelle direzionali e congressuali, ricettive, commerciali di livello comunale, che svolgano funzioni sinergiche a quelle principali). Gli interventi proposti devono essere parte di un intervento più ampio di miglioramento delle connessioni con le aree circostanti, considerando la necessità di risolvere le connessioni funzionali con la Birra e con le aree a sud (via Bencivenni, verso la stazione ferroviaria metropolitana di Borgo Panigale Scala e la via Emilia). Gli interventi devono inoltre garantire un miglioramento della rete verde e delle acque, anche in relazione allo smaltimento delle acque meteoriche.
 
3082
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Azione 3.3b Stazione ferroviaria di Bologna Centrale e Autostazione di Bologna: integrare le aree di accesso, transito e sosta con qualificate funzioni urbane


 

> Descrizione  
La Stazione ferroviaria di Bologna Centrale rappresenta uno dei principali nodi della rete ferroviaria italiana, luogo di connessione e distribuzione dei traffici nazionali ed europei, la cui funzione è stata ampliata e rafforzata sia dalla realizzazione e attivazione delle linee Alta Velocità, che hanno comportato la costruzione della stazione sotterranea, sia dal collegamento con l'Aeroporto di Bologna tramite il people-mover Marconi express. L’Autostazione, infrastruttura unica in Italia per dimensioni e traffico, risponde a esigenze di mobilità, informazione, comfort dei viaggiatori che utilizzano il trasporto collettivo commerciale su gomma e costituirà sempre più l’attestamento privilegiato a ridosso del nucleo di antica formazione per i bus turistici. Al pari dell'Aeroporto, la Stazione e l’Autostazione costituiscono una componente fondamentale per qualificare il ruolo di Bologna quale nodo di una vasta rete di collegamenti nazionali ed internazionali, oltre che metropolitani e regionali, rafforzandone ulteriormente il carattere di città aperta e dinamica. Stazione e Autostazione sono andate assumendo nel tempo i profili propri delle moderne stazioni polifunzionali, in cui i servizi di supporto alla mobilità si intrecciano strettamente a un'offerta integrata di opportunità commerciali, informative e di intrattenimento, destinate non solo ai viaggiatori ma anche al territorio. Gli interventi sulle due strutture non hanno però coinvolto in maniera significativa gli spazi urbani circostanti, per cui non si sono realizzati sistemi efficaci di connessione tra parti di città; questo rimane l’obiettivo da perseguire per la rigenerazione di tali luoghi.
 
3083
Il PTM, ai sensi art. 41 della LR n. 24/2017, disciplina le modalità di attuazione degli interventi di rigenerazione ed eventuale ampliamento dei poli metropolitani integrati, con particolare riferimento alla necessità di prevedere la sottoscrizione dell’Accordo Territoriale. La perimetrazione del campo di applicazione rispecchia l’individuazione del PTM che dovrà essere aggiornata in sede di nuovo Accordo.
 
3084
> Campo di applicazione  
L’azione si applica ai seguenti elementi del Catalogo dati cartografici:
  • stazione ferroviaria di Bologna Centrale e Autostazione >>.
     
3085
> Indirizzi per le politiche urbane  
Il Comune e la Città Metropolitana si confrontano con il gruppo Ferrovie dello Stato per ottenere gli obiettivi di qualità funzionale e architettonica e gli obiettivi urbanistici relativi a questo polo, già definiti con l’Accordo Territoriale del 2006 che ha avuto attuazione in maniera non completa. La stazione deve funzionare come efficiente nodo di interscambio modale regionale, metropolitano e urbano, ma anche come una nuova parte di città che saldi la frattura storica tra il nucleo di antica formazione e la Bolognina mediante un sistema di architetture e percorsi che renda fruibile e percepibile questa continuità. Anche l’Autostazione, nel cui sistema di governo il ruolo di Comune e Città Metropolitana è decisivo, deve partecipare alla sfida di riconfigurazione formale e funzionale di questa parte di Bologna, perseguendo gli obiettivi già definiti attraverso il Documento di indirizzi e lo Studio di Fattibilità allegati alla Delibera di Giunta PG159716/2013, in particolare per quanto riguarda la relazione con le aree circostanti.
 
3086
> Indirizzi per le trasformazioni urbane  
Il gruppo FS deve completare i seguenti progetti in corso o approvati:
  • riqualificazione funzionale interna al complesso immobiliare della stazione storica di Bologna Centrale;
  • realizzazione delle infrastrutture complementari alla Stazione stessa (opere esterne) che comprendono:
    • il sottopasso pedonale di collegamento fra la stazione ferroviaria e piazza XX Settembre;
    • il riassetto funzionale di viale Pietramellara con l’interramento della semicarreggiata nord e la riorganizzazione della carreggiata in superficie;
    • la ridefinizione del layout di piazzale delle Medaglie d’oro e del suo assetto circolatorio;
    • la costruzione del parcheggio interrato a un piano sottostante piazzale delle Medaglie d’Oro.
3087
Quest'ultimo intervento, assieme alle dotazioni di sosta esistenti all'interno del piano kiss&ride e a quelle dei parcheggi multipiano nelle aree adiacenti alla Stazione contribuiscono ad assicurare un'ampia dotazione di spazi di parcheggio a servizio della Stazione stessa, sia per l'interscambio e la sosta di medio-lungo periodo sia per la sosta breve e per le operazioni di kiss&ride per le persone che afferiscono ai servizi ferroviari.
 
3088
Il sistema dell'accessibilità alla Stazione verrà significativamente implementato con il prossimo completamento del nuovo asse viario nord-sud, che collega via Bovi Campeggi con via Fioravanti, sottopassando i binari della stazione ferroviaria di superficie di Bologna Centrale (e servirà anche come viabilità di accesso al piano kiss&ride della Stazione) che, in un secondo tempo, proseguirà verso nord fino a congiungersi con via Gagarin e via Gobetti.
 
3089
Nell’area della stazione e nelle aree ferroviarie circostanti rimangono però ancora ampi spazi di intervento per realizzare gli obiettivi di integrazione urbana sopra richiamati. Questi obiettivi devono essere fatti propri dal gruppo FS e conseguiti attraverso la realizzazione di un progetto complessivo che integri i precedenti e che attualizzi le ipotesi di intervento perseguite dall’accordo del 2006, considerato che nel frattempo il Comune ha proceduto alla valorizzazione delle aree dismesse, come previsto dallo stesso accordo. Il nuovo progetto deve considerare la connessione e qualificazione della sequenza di spazi pubblici esterni al perimetro della stazione (viale Pietramellara, piazzale delle Medaglie d’oro, piazza XX Settembre 1870, ponte Matteotti, piazza memoriale della Shoah, fronte sud di via de’ Carracci, fino alla nuova piazza del comparto ex Mercato-Navile) e realizzare nuove connessioni tra il fronte sud e quello nord, integrando anche il ponte con il piano di stazione, che ospita anche la stazione del people mover. Il nuovo progetto deve porsi come obiettivo anche quello di una piena integrazione tra sistema ferroviario e sistema tranviario. Deve essere anche considerata l’opportunità offerta dalle due testate verdi della stazione - a ovest il corso del canale Navile e a est la zona ex Dopo Lavoro Ferroviario - entrambe da qualificare in maniera adeguata alle esigenze di fruizione urbana.
 
3090
Autostazione sta procedendo con interventi di adeguamento e ammodernamento delle sue strutture, coerentemente con l’interesse culturale e testimoniale dell’edificio. Gli interventi possono prevedere un ampliamento modesto del fabbricato esistente e l’introduzione delle funzioni relative all'accoglienza in strutture ricettive e alberghiere ( B1), attività direzionali in strutture complesse (D1) e in singole unità (D2), servizi ricreativi e simili (D3), servizi per orti urbani (D7), commercio in medio-grandi strutture (E2), commercio in medio-piccole strutture (E3), commercio in strutture di vicinato (E4), attività di pubblico esercizio (E8).
 
3091
L’assetto finale dell’ambito dovrà soddisfare le esigenze delle nuove funzioni insediate senza costituire un aggravio per gli ambiti urbani circostanti, che anzi dovranno avvantaggiarsi della riqualificazione. E’ infatti da perseguire una completa integrazione sia a livello locale sia in rapporto alla città e al territorio.
 
3092
Gli interventi necessari per garantire la sostenibilità urbana del progetto sono:
  • a. riqualificazione dello spazio pubblico antistante l’edificio dell’Autostazione, con eliminazione del parcheggio esistente a raso, piena integrazione con il sistema tranviario e realizzazione di una migliore connessione ai percorsi pedonali esistenti e agli spazi storici adiacenti, attraverso una lettura unitaria e integrata dello spazio delle piazze e dei monumenti che permetta un dialogo con l'edificio moderno, nonostante la cesura di strade di traffico;
  • b. adeguamento del sistema attuale di accesso privato carrabile all’area;
  • c. collegamento ai percorsi ciclabili esistenti e predisposizione di adeguati stalli bici.;
  • d. miglioramento dell’accessibilità e riconoscibilità dei collegamenti pedonali e degli attraversamenti, in particolare con il centro storico, con gli altri punti di interesse costituenti il polo funzionale della stazione e con l’accesso retrostante. Si devono inoltre migliorare e implementare i collegamenti con il Parco della Montagnola.
3093
I parcheggi pubblici dovuti per l’intervento di riqualificazione e ampliamento possono essere monetizzati; nel caso si preferisca individuarli all’interno del parcheggio interrato, dovranno essere oggetto di specifico e successivo Accordo/Convenzione con l'Amministrazione.
 
3094
In relazione alla tutela dell’edificio dell’Autostazione, il nuovo intervento deve consentire di leggerne le caratteristiche formali, plastiche e volumetriche, mantenendo i prospetti nel disegno dell'unitarietà, nella consistenza materiale e nelle finiture. Deve consentire la lettura dell'avanzamento del volume superiore nel fronte principale e il rapporto tra il piano verticale della parete e quello orizzontale della tettoia sul fronte prospiciente il viale. Le tettoie e le pensiline, nonché la copertura dell’edificio, devono essere considerate come un piano di qualità, poiché visibili dal Parco della Montagnola.
 
3095
Gli interventi previsti sia nelle aree della Stazione che dell’Autostazione devono inoltre garantire un miglioramento della rete verde e delle acque, anche in relazione allo smaltimento delle acque meteoriche.
 
3096
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Azione 3.3c Alma Mater Studiorum Università di Bologna: qualificare e connettere i plessi del campus


 

> Descrizione  
L'Università di Bologna ha adottato una struttura multicampus per permettere la diffusione dell'offerta formativa e l'attivazione di una stabile attività di ricerca sul territorio, nell'intento di migliorare il funzionamento e la qualità della vita della comunità universitaria. Negli ultimi anni l’organizzazione, già consolidata nei quattro campus romagnoli (Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini), è stata estesa alla sede bolognese che, a partire dalle sedi nel centro della città, ha progressivamente ampliato l’offerta nel territorio comunale. Attualmente i plessi del Campus Bologna presenti nel territorio comunale sono nove, denominati: Cittadella Storica, Filippo Re, Berti Pichat, Sant’Orsola, Risorgimento, Bertalia, Battiferro, Fanin, Terrapieno. Attorno alla Cittadella Storica sono state raccolte le sedi non afferenti agli altri Plessi, mentre per ciascuno dei sette è prevista la progressiva elaborazione di un’identità propria, con servizi condivisi che consentano agli studenti di trovare al loro interno la soddisfazione delle proprie esigenze didattiche e non solo. Il progetto di sviluppo edilizio 2016-2020 ha quindi programmato significativi interventi edilizi di riconfigurazione di ciascun plesso, ipotizzando di completare ciascuno con la dotazione di servizi (e di edifici) oggi carenti.
Accanto al progetto di qualificazione dei plessi, che viene attuato dall’Università, è importante per il Comune lavorare alla connessione di ciascuno di essi con il contesto urbano che li ospita, in modo da valorizzare la presenza di queste sedi nel territorio e da offrire a chi le frequenta occasioni di fruizione anche della città.
 
3097
Il PTM, ai sensi art. 41 della LR n. 24/2017, disciplina le modalità di attuazione degli interventi di rigenerazione ed eventuale ampliamento dei poli metropolitani integrati, con particolare riferimento alla necessità di prevedere la sottoscrizione dell’Accordo Territoriale. La perimetrazione del campo di applicazione rispecchia l’individuazione del PTM che dovrà essere aggiornata in sede di nuovo Accordo.
 
3098
> Campo di applicazione  
L’azione si applica alle aree individuate nel Catalogo dati cartografici:
  • plessi del campus urbano dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna >>.
     
3099
> Indirizzi per le politiche urbane  
Le politiche comunali riferite all’Università riguardano prima di tutto le sinergie che l’hanno legata alla città sul piano culturale, perseguite con numerose iniziative da organizzarsi sempre più in maniera diffusa sul territorio, in relazione all’evoluzione delle strutture.
 
3100
Altre politiche rilevanti sono quelle legate all’offerta di servizi agli studenti (come le biblioteche oppure l’accessibilità ai diversi plessi con servizi di trasporto pubblico o infrastrutture per la mobilità pedonale e ciclabile). Si rileva oggi in particolare l’urgenza di un miglior utilizzo degli spazi fisici da destinare alle attività didattiche, del reperimento di nuovi spazi da destinare a sale studio, e di una maggiore offerta abitativa a disposizione degli studenti.
 
3101
Anche le politiche di alloggiamento degli studenti a Bologna sono oggetto di revisione, in modo da affiancare all’offerta pubblica di studentati un sistema di regole e incentivi che aiuti lo sviluppo di un’offerta privata adeguata alla domanda.
 
3102
Il Comune promuove anche politiche di integrazione delle sedi universitarie finalizzate a renderle una risorsa accessibile ai cittadini.
 
3103
> Indirizzi per le trasformazioni urbane  
L’Università realizza i propri interventi attraverso progetti che approva nelle forme previste dalle leggi per le opere di interesse statale, per i quali il Comune si esprime in termini di conformità urbanistica, con riferimento agli indirizzi qui formulati. Al momento della redazione di questo Piano i progetti principali di intervento riguardano: la Cittadella Storica (realizzazione del progetto di nuovo baricentro in via Belmeloro, dell’asilo nel plesso di Filippo Re, accompagnato dalla riqualificazione degli spazi aperti, dell’Orto Botanico e di uno studentato); i progetti relativi al Policlinico Sant’Orsola (la nuova torre per la ricerca biomedica e la riqualificazione del padiglione Gozzadini); la realizzazione di un nuovo studentato nel plesso Risorgimento; i grandi interventi nel comparto di sviluppo urbano Bertalia-Lazzaretto (due studentati di oltre 400 posti, un edificio dipartimentale e un edificio servizi che comprende aule, laboratori informatici, palestra e sale studio); gli interventi al plesso Battiferro (completamento degli interventi in corso su edifici e spazi aperti, costruzione di un ulteriore edificio nell’area di via del Pellegrino, destinato a uno studentato di circa 100 posti e altri servizi per studenti con particolare riferimento alla mensa, alle sale studio, alle aule e agli impianti sportivi). Questi devono integrarsi con interventi di interesse pubblico, che perseguano gli indirizzi seguenti:
  • Cittadella Storica: realizzazione di interventi di sistemazione della sequenza di spazi pubblici che da piazza Verdi danno accesso alle sedi universitarie (via Zamboni - piazza Scaravilli - piazza Puntoni - via XX ottobre 1944 - via Bertoloni - via De Rolandis), sviluppando le logiche già sperimentate con il progetto europeo Rock, e integrazione con sistemi di attraversamento interno agli isolati o agli edifici (ad esempio nel plesso Filippo Re, dove è importante l’integrazione della Palazzina della Viola, l’accesso al nuovo asilo nido, all’Orto e alle mura urbane storiche);
  • Policlinico Sant’Orsola: inserimento dei nuovi edifici nel sistema di percorsi interni pedonali verdi e ciclabili, curando il sistema degli accessi di servizio e degli attraversamenti, sia per quanto riguarda gli agganci con via San Vitale che quelli con via Mazzini;
  • Risorgimento: l'insieme di spazi aperti ed edifici d’interesse storico-architettonico (la porta e il portico, il giardino di villa Cassarini, la sede della facoltà di Ingegneria) costituisce una delle porte d'accesso alla collina. Si deve realizzare un nuovo spazio di connessione diretta tra città storica e collina che permetta di raggiungere villa Aldini e, da lì, il parco di villa Ghigi. L'intervento di recupero della piazza della porta deve prevedere soluzioni che permettano l'attraversamento sicuro e prioritario per pedoni e ciclisti e l'aumento della dotazione di spazi per la sosta;
  • Bertalia-Lazzaretto: il nuovo insediamento universitario si inserisce nel disegno del Piano particolareggiato che ha tra i suoi obiettivi l’integrazione delle strutture universitarie con la residenza, le attività di servizio, il commercio, gli uffici e gli usi di interesse pubblico; le nuove sedi vengono progressivamente integrate nell’assetto infrastrutturale dell'area (che deve garantire un'alta accessibilità) e nel sistema degli spazi pubblici tra gli edifici;
  • Battiferro: il completamento degli interventi in corso su edifici e spazi aperti deve garantire un sistema di percorribilità pubblica del comparto imperniato sull’asse del canale Navile e completato da innesti verso le sedi universitarie e le attrezzature (ex centrale elettrica, Museo della civiltà industriale, sede Area della ricerca CNR) e di lì verso i quartieri esterni ad ovest (via Beverara) e ad est (via Gobetti). Da questo punto di vista i nuovi interventi devono verificare attentamente le condizioni di accessibilità carrabile e gli spazi di sosta indotti dai nuovi usi ed intervenire per connettere i percorsi ciclabili e pedonali esistenti.
3104
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Azione 3.3d Centri di eccellenza sanitaria: sostenere il processo di adeguamento delle strutture ai mutamenti sociali e ambientali, migliorando le condizioni di accessibilità


 

> Descrizione  
I principali poli ospedalieri pubblici e universitari bolognesi (Policlinico Sant’Orsola-Malpighi, Ospedale Maggiore Carlo Alberto Pizzardi, Ospedale Bellaria, Istituto Ortopedico Rizzoli) costituiscono un sistema di grande rilievo per la città, offrendo servizi di alta specializzazione in campo medico, e possiedono una rilevanza sovracomunale e nazionale. Ogni ospedale è strutturato come cittadella, in continuo mutamento per l’adeguamento alle modifiche della società e dell’ambiente e necessita di misure per l’integrazione nella città soprattutto per quanto riguarda l’accessibilità. In relazione alla loro conformazione e alla localizzazione di ciascuno gli ospedali possono offrire anche spazi pubblici significativi sia per i dipendenti e gli utilizzatori delle strutture sia per i cittadini.
 
3105
Il PTM, ai sensi art. 41 della LR n. 24/2017, disciplina le modalità di attuazione degli interventi di rigenerazione ed eventuale ampliamento dei poli metropolitani integrati, con particolare riferimento alla necessità di prevedere la sottoscrizione dell’Accordo Territoriale. La perimetrazione del campo di applicazione rispecchia l’individuazione del PTM che dovrà essere aggiornata in sede di nuovo Accordo.
 
3106
> Campo di applicazione  
L’azione si applica ai seguenti elementi del Catalogo dati cartografici:
  • centri di eccellenza sanitaria >>.
     
3107
> Indirizzi per le politiche urbane  
Le politiche dell’Amministrazione sono finalizzate a garantire il diritto al benessere, promuovendo e tutelando la salute. Il Comune promuove il processo di integrazione tra l’Azienda Sanitaria Locale di Bologna, l’Azienda Ospedaliero Universitaria Sant’Orsola – Malpighi e l’Istituto Ortopedico Rizzoli. Il processo è stato avviato con un accordo di programma, condiviso nel giugno 2017 da Regione Emilia-Romagna, Università di Bologna e Conferenza territoriale socio sanitaria metropolitana, che si propone di razionalizzare le reti ospedaliere, sviluppare una maggiore caratterizzazione delle vocazioni degli ospedali dell’intera Area metropolitana, contemperare al meglio gli obiettivi assistenziali con le funzioni dell’Università e favorire la capacità di trasferire in tempi rapidi i risultati della ricerca sul piano assistenziale.
 
3108
La crisi legata alla pandemia ha messo in luce la necessità di rivedere in maniera sostanziale l’organizzazione degli spazi ospedalieri. Gli strumenti di programmazione delle aziende che gestiscono i centri di eccellenza sanitaria devono essere rivisti alla luce della necessità di ripensare una diversa sistemazione degli spazi e delle funzioni sanitarie. Sono necessari adeguamenti in ampliamento delle attuali strutture, nel breve e nel lungo periodo, per garantire nuovi standard di sicurezza. La sostenibilità delle nuove strutture, in relazione a quelle esistenti e al contesto urbano che le ospita, è oggetto di uno o più accordi che, nelle forme più celeri offerte dalla legge, consentano la riprogrammazione di assetti e funzioni. Il nuovo assetto delle strutture è definito a partire dagli indirizzi di seguito forniti.
 
3109
POLICLINICO SANT'ORSOLA-MALPIGHI  
Descrizione - l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna Policlinico S. Orsola-Malpighi è sede della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bologna ed è collocata nella parte storica della città; per queste ragioni oltre ad essere un polo metropolitano integrato come centro di eccellenza sanitaria è anche uno dei plessi del campus bolognese dell’Università e un tessuto della città storica specializzato.
 
3110
La vicinanza alla città storica e la strettissima integrazione urbana, unite all’organizzazione per padiglioni isolati in un contesto di spazi aperti prevalentemente verdi, ne fanno un luogo di passaggio e frequentazione rivolta non solo agli operatori, ai degenti e ai visitatori ma anche ai cittadini.
 
3111
L’ammodernamento delle strutture esistenti e la riqualificazione del complesso ospedaliero al fine di rispondere alle continue necessità di riorganizzazione funzionale, sia per il funzionamento dell’ospedale sia per le sue funzioni didattiche, comporta la ristrutturazione, riorganizzazione, ampliamento e talvolta la demolizione e ricostruzione di volumi edilizi, secondo i programmi dell’Azienda che via via definisce le priorità strategiche per lo sviluppo dell’area.
 
3112
Gli interventi più recentemente programmati dall’Azienda sono:
  • Polo Materno-infantile: realizzazione del polo per concentrare e ottimizzare le funzioni legate al tema della nascita, riqualificando il padiglione di Ginecologia e ostetricia e realizzazione di un nuovo edificio, funzionalmente collegato a tutti i livelli a quello storico. A fronte di questo nuovo volume altri non più utili vengono abbattuti e sono previsti interventi di qualificazione del verde mediante una fascia arbustiva lungo via Albertoni, tetto, pareti e patii verdi nel nuovo volume, recupero di aree prative e alberate a seguito delle demolizioni. Per l’esecuzione dei lavori è stato espresso nulla osta in deroga alle prescrizioni del Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE) con Delibera consiliare PG 404830/2018, DC/PRO/2018/11 del 1 ottobre 2018.
  • Polo Oncologico e di Ematologia: si prevede la realizzazione di un piano integrato delle attività di oncologia ed ematologia (assistenza, ricerca e didattica) finalizzato alla continuità assistenziale. Anche in questo caso si procede alla costruzione di un nuovo padiglione, collegato a quello esistente di Ematologia, con demolizione di altri volumi esistenti per permettere unità logistica e funzionale alle attività oggi svolte in aree diverse, ottimizzando le risorse impegnate.
     
3113
Indirizzi per ulteriori interventi - la realizzazione di altri interventi, che comportino l’introduzione di nuove funzioni e comunque la demolizione e ricostruzione o nuovi incrementi volumetrici, verrà proposti dall’Azienda nelle forme di legge e sottoposta a verifica di compatibilità ambientale e territoriale, come indicato nella Valsat del Piano.
 
3114
I nuovi interventi devono essere progettati con riguardo alle modalità di tutela degli edifici d’interesse storico-architettonico o culturale e testimoniale, con attenzione alla tutela del verde (mantenimento del verde storico di maggiore pregio e bilanciamento ecologico degli esemplari eventualmente abbattuti, bilancio migliorativo dei suoli permeabili). Inoltre è necessario curare l’inserimento dei nuovi interventi nel sistema di percorsi interni pedonali verdi e ciclabili, curando il sistema degli accessi di servizio e degli attraversamenti, sia per quanto riguarda gli agganci con via San Vitale che quelli con via Mazzini.
 
3115
OSPEDALE MAGGIORE CARLO ALBERTO PIZZARDI  
Descrizione - la grande struttura pubblica, gestita dalla AUSL di Bologna, offre servizi ospedalieri e socio sanitari alla popolazione cittadina e metropolitana. L’ospedale è in continuo adeguamento per qualificare l’assistenza sanitaria; un grande intervento di ristrutturazione e ampliamento è in corso di completamento; rimangono da riorganizzare gli spazi esterni, che costituiscono un’importante interfaccia con la città.
 
3116
Interventi programmati - i nuovi interventi sono finalizzati alla realizzazione di un nuovo edificio atrio/accoglienza, destinato ad usi complementari a quello ospedaliero (riconducibili agli usi E8 pubblici esercizi di somministrazione, E4 commercio in strutture di vicinato, D2 piccolo terziario, studi, agenzie, prestazione di servizi amministrativi bancari e assicurativi) e di strutture per soddisfare le esigenze di sosta dei dipendenti e dei visitatori e di valorizzazione delle aree esterne. Le dotazioni da reperire sono verde (minimo 30.000 mq) e parcheggi pubblici (minimo 850 posti auto). Gli interventi di sistemazione di via dell'Ospedale devono essere coordinati con quelli di adeguamento della sezione stradale da realizzarsi da parte del comparto Prati di Caprara. I percorsi pedonali di accesso e di raccordo a quelli esistenti devono facilitare l’accesso da e per i mezzi del trasporto pubblico (linea tranviaria su via Emilia Ponente).
 
3117
Indirizzi per ulteriori interventi - La realizzazione di altri interventi, che comportino l’introduzione di nuove funzioni e comunque la demolizione e ricostruzione o nuovi incrementi volumetrici, verrà proposta dall’Azienda nelle forme di legge e sottoposta a verifica di compatibilità ambientale e territoriale, come indicato nella Valsat del Piano.
 
3118
OSPEDALE BELLARIA  
Descrizione - nato come sanatorio extraurbano all’inizio del Novecento, l’ospedale è oggi gestito dalla AUSL di Bologna ed è riconosciuto come "istituto di ricovero e cura a carattere scientifico"; la neurochirurgia, condotta ad un livello di altissima eccellenza con annessa la neuroradiologia dedicata alle neuroscienze è la maggiore specializzazione dell’ospedale, che ospita anche un dipartimento universitario di scienze biomediche e neuromotorie. Il polo metropolitano integrato comprende anche una struttura polifuzionale della ASP Bologna (casa residenza anziani, appartamenti protetti e centro diurno “Madre Teresa di Calcutta”) e un hospice per le cure palliative di malattie inguaribili, in corso di costruzione.
 
3119
Indirizzi per ulteriori interventi - eventuali nuovi interventi, che comportino l’introduzione di nuove funzioni e comunque la demolizione e ricostruzione o nuovi incrementi volumetrici vengono proposti dall’Azienda nelle forme di legge e sottoposti a verifica di compatibilità ambientale e territoriale, come indicato nella Valsat del Piano. Gli interventi devono avere particolare cura per la collocazione della struttura sanitaria, integrata alle aree di interesse paesaggistico lungo il fiume Savena e ricompresa nel Parco regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa.
 
3120
ISTITUTO ORTOPEDICO RIZZOLI  
Descrizione - l’Istituto Ortopedico Rizzoli è costituito da due poli non contigui localizzati nella prima quinta collinare prospiciente la città: l’ospedale Rizzoli (nel complesso conventuale di San Michele in Bosco) e l’edificio che ospita il Centro di ricerca Codivilla-Putti, il Poliambulatorio, la sede della direzione e degli uffici amministrativi (nell’ex seminario Benedetto XV). L'Istituto Rizzoli è una struttura ospedaliera e di ricerca altamente specializzata nel campo dell'ortopedia e traumatologia, caratterizzato dalla stretta integrazione tra l'attività di assistenza e l'attività di ricerca scientifica, legata anche all’insegnamento universitario.
 
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Indirizzi per ulteriori interventi - eventuali nuovi interventi devono perseguire lo scopo di qualificare ulteriormente il complesso ospedaliero, mediante il potenziamento delle attrezzature sanitarie e assistenziali e i servizi ai degenti. Gli interventi devono essere realizzati con grande attenzione al miglioramento dell’accessibilità, sia per quanto riguarda le modalità di raggiungimento delle sedi che per quanto riguarda i sistemi di sosta.
 
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Azione 3.3e Fiera di Bologna: sviluppare la multifunzionalità del polo, migliorando le modalità di accesso alle diverse scale


 

> Descrizione  
La Fiera di Bologna è uno dei poli metropolitani integrati che contribuisce in modo decisivo al posizionamento del sistema metropolitano e all’implementazione delle condizioni di attrattività della città. Il quartiere fieristico (gestito da Fiere Internazionali di Bologna SpA - Bologna Fiere) consente di realizzare manifestazioni fieristiche a carattere locale e metropolitano, regionale,
nazionale e internazionale. Al quartiere fieristico sono inoltre associate strutture che permettono lo svolgimento di attività convegnistiche, congressuali, espositive, culturali, dello spettacolo e del tempo libero. Accanto agli interventi di potenziamento e riqualificazione delle strutture del polo sono necessari investimenti per il miglioramento dell’accessibilità alle diverse scale.
 
3123
Il PTM, ai sensi art. 41 della LR n. 24/2017, disciplina le modalità di attuazione degli interventi di rigenerazione ed eventuale ampliamento dei poli metropolitani integrati, con particolare riferimento alla necessità di prevedere la sottoscrizione dell’Accordo Territoriale. La perimetrazione del campo di applicazione rispecchia l’individuazione del PTM che dovrà essere aggiornata in sede di nuovo Accordo.
 
3124
> Campo di applicazione  
L’azione si applica ai seguenti elementi del Catalogo dati cartografici:
  • Fiera di Bologna >>.
     
3125
> Indirizzi per le politiche urbane  
Il Comune, la Città Metropolitana e Bologna Fiere collaborano all’implementazione di politiche che, in occasione delle più importanti manifestazioni fieristiche, siano in grado di estendere al territorio cittadino e metropolitano effetti positivi legati allo svolgimento delle fiere sia sul piano del coinvolgimento della città come meta di visita turistica da parte degli utenti delle manifestazioni fieristiche sia sul piano delle ricadute culturali e ricreative delle manifestazioni sulla città. Possono essere programmate iniziative che valorizzino in maniera temporanea sia edifici dismessi o poco utilizzati che lo spazio pubblico, per il quale sono favoriti allestimenti legati al tema delle manifestazioni fieristiche, con l’obiettivo di sperimentare nuove modalità di fruizione dell’insieme degli spazi in grado di innescare ripercussioni virtuose sulla qualità urbana e sulla vita degli abitanti delle zone circostanti.
 
3126
Il Comune ha individuato come progetto per il miglioramento dell’accessibilità la realizzazione  della Linea Rossa tranviaria, che serve la Fiera con tre fermate corrispondenti ai suoi principali accessi e la integra con la mobilità metropolitana.
 
3127
> Indirizzi per le trasformazioni urbane  
All’interno del perimetro definito in maniera ideogrammatica dal Piano sulla base del Protocollo condiviso tra Città Metropolitana, Comune e Bologna Fiere in data 8 gennaio 2020, Bologna Fiere completa gli interventi di ristrutturazione e potenziamento in corso, con riferimento ai titoli edilizi oggi validi, e programma la realizzazione di nuovi interventi di sviluppo e riqualificazione. In particolare:
  • si proseguono gli interventi di riqualificazione e ampliamento del quartiere fieristico perseguendo l’obiettivo della massima integrazione urbana possibile coinvolgendo nei progetti piazza della Costituzione e le zone che costituiscono l’accesso Nord - Michelino;
  • l’accessibilità carrabile dal sistema autostradale e l’utilizzazione del parcheggio Michelino sono integrate con l’arrivo della linea tranviaria e l’implementazione di un centro di mobilità, come previsto dal PUMS in vigore;
  • viene realizzato un nuovo padiglione multiuso connesso ai percorsi del quartiere, al parcheggio Michelino, alla via Stalingrado e in prospettiva collegabile al Parco Nord;
  • l’integrazione urbana e paesaggistica è assicurata da nuovi edifici e funzioni e da un nuovo assetto paesaggistico delle aree comprese tra il sistema Autostrade-Tangenziale e la linea ferroviaria di cintura;
  • Bologna Fiere prosegue inoltre il suo lavoro di continuo adeguamento delle strutture e dei servizi esistenti per rispondere in maniera aggiornata alle richieste del mercato fieristico internazionale e ad altri possibili usi integrabili nel contesto, nonché al soddisfacimento di sempre nuovi requisiti di sostenibilità e compatibilità ambientale, salvaguardando la logica di qualità architettonica di edifici e spazi di percorrenza, che ha contraddistinto nel tempo la sua azione;
  • in relazione all'enorme impatto in termini di microclima che l’area del polo fieristico origina, si richiede la predisposizione di uno specifico studio di approfondimento in merito, prodromico alla predisposizione di uno specifico progetto di mitigazione degli impatti e contenimento degli impatti prodotti con interventi che utilizzino in via prioritaria soluzioni riconducibili alle Nature Based Solutions (NBS).
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Azione 3.3f Stadio Renato Dall’Ara: rigenerare l’impianto e le sue relazioni con la città


 

> Descrizione  
Il Piano fa propria la decisione di valorizzare lo stadio Dall’Ara, per il suo importante ruolo storico, per il suo valore monumentale, per rinnovarne la funzionalità come sede di eventi sportivi. Lo stadio può continuare a svolgere il suo ruolo urbano se le modalità di accesso e  l'offerta di servizi sapranno correttamente integrarsi con il quartiere, con la città intera e con la dimensione metropolitana e regionale che una struttura di questo tipo è chiamata oggi a svolgere. Lo stadio è un importante luogo di fruizione di servizi sportivi, collegato con percorsi ciclabili e pedonali ai luoghi che più caratterizzano la ricreazione urbana e metropolitana, la collina e il fiume Reno. La riorganizzazione delle aree limitrofe allo stadio Dall’Ara rappresenta una grande opportunità non solo per le attrezzature sportive ma per l’intero assetto del quartiere.
 
3129
Il PTM, ai sensi art. 41 della LR n. 24/2017, disciplina le modalità di attuazione degli interventi di rigenerazione ed eventuale ampliamento dei poli metropolitani integrati, con particolare riferimento alla necessità di prevedere la sottoscrizione dell’Accordo Territoriale. La perimetrazione del campo di applicazione rispecchia l’individuazione del PTM che dovrà essere aggiornata in sede di nuovo Accordo.
 
3130
> Campo di applicazione  
L’azione si applica ai seguenti elementi del Catalogo dati cartografici:
  • Stadio Renato Dall’Ara >>.
     
3131
> Indirizzi per le politiche urbane  
Il Comune promuove la realizzazione dell’intervento di riqualificazione dello stadio attraverso propri contributi finanziari e contribuendo all’inserimento urbano dell’impianto.
 
3132
Il Comune gestisce in convenzione gli impianti sportivi presenti nell’area garantendone una piena e ampia fruibilità pubblica.
 
3133
Il Comune garantisce una continua analisi e monitoraggio del fabbisogno di accessibilità e di sosta dei grandi poli attrattori del territorio, tra i quali lo stadio; la realizzazione delle linee filoviarie e della Linea Blu tranviaria costituisce la soluzione per l’accessibilità, integrata con la mobilità metropolitana.
 
3134
> Condizioni di sostenibilità per gli interventi urbanistici  
Il progetto di riqualificazione dell’impianto deve essere esteso alle aree pubbliche nell’intorno dello stadio, considerando che il sistema degli spazi sportivi di stadio, piscine e antistadio, insieme alle attrezzature presenti nell'intorno (scuole, asili, verde...), al vicino centro commerciale di via Andrea Costa e ai parcheggi svolge quotidianamente un significativo ruolo di centralità. L’introduzione nel complesso di nuovi usi, diversi da quelli riconducibili alla struttura sportiva, dovrà essere attentamente valutata a livello di sostenibilità ambientale e territoriale, con particolare riferimento ai profili inerenti l'accessibilità e alle eventuali conseguenze ambientali di nuovo traffico indotto nella zona. Il forte legame con le due direttrici di via Andrea Costa e via Saragozza, induce a prevedere sulle strade interventi finalizzati al miglioramento della qualità dello spazio, gli attraversamenti e la valorizzazione dei fronti commerciali. La presenza di importanti linee del trasporto pubblico su gomma, nonché la previsione del collegamento alla Linea Blu del sistema tranviario e di un sistema ciclabile già parzialmente strutturato è importante per l'accessibilità sostenibile agli impianti, che potrebbe essere migliorata anche attraverso comodi collegamenti pedonali alle direttrici servite dalle linee portanti del trasporto pubblico. Le condizioni fondamentali per la sostenibilità dell’intervento, in ordine alle relazioni tra impianto sportivo e città sono:
  • valorizzazione di tutti gli spazi interni al complesso sportivo;
  • valorizzazione dell’area monumentale dell’arco del Meloncello e del portico di San Luca, per favorire percorsi di accesso alla collina;
  • collegamento con i significativi spazi verdi esistenti in vicinanza;
  • collegamento con le scuole e con spazi culturali e di aggregazione giovanile esistenti nelle vicinanze;
  • collegamento con il centro commerciale di via Andrea Costa e il suo sistema di spazi di uso pubblico;
  • miglioramento dei collegamenti tra Stadio e Antistadio;
  • miglioramento del sistema degli spazi per la sosta, con attenzione alle prestazioni ambientali delle aree/edifici (de-sigillazione, verde, alberature, gestione acque);
  • completamento e rafforzamento delle reti di percorsi pedonali e ciclabili nelle vicinanze.
3135
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Azione 3.3g Distretto nord-est (CAAB, FICo Eataly world, Meraville, Business Park, Università): integrare le componenti e realizzare le nuove infrastrutture per l’accesso


 

> Descrizione  
Il distretto è costituito da differenti parti realizzate per accostamento in base ad un disegno originariamente unitario (progetto dei nuovi mercati generali del 1994, poi PIP approvato nel 1996) e comprende centri commerciali e poli o parchi ad essi assimilati, con grandi strutture di vendita del commercio in sede fissa (parco commerciale Meraville), aree per la logistica al servizio del commercio (Centro Agroalimentare Bolognese - CAAB), una sede universitaria (plesso di Agraria) e parchi tematici o ricreativi (FICo), un centro direzionale (Città scambi - Business Park), strutture ricettive e per la ristorazione e le aree pianificate ex Asam e Aree annesse sud. Il Piano conferma che il polo è destinato a ospitare insediamenti con funzioni di rango metropolitano, caratterizzati da "unicità" nel territorio metropolitano per qualità, dimensione ed attrattività, in particolare e prioritariamente riferibili al commercio e al tempo libero.
 
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Il PTM, ai sensi art. 41 della LR n. 24/2017, disciplina le modalità di attuazione degli interventi di rigenerazione ed eventuale ampliamento dei poli metropolitani integrati, con particolare riferimento alla necessità di prevedere la sottoscrizione dell’Accordo Territoriale. La perimetrazione del campo di applicazione rispecchia l’individuazione del PTM che dovrà essere aggiornata in sede di nuovo Accordo.
 
3137
> Campo di applicazione  
L’azione si applica ai seguenti elementi del Catalogo dati cartografici:
  • distretto nord-est >>.
     
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> Indirizzi per le politiche urbane  
Il Comune promuove il completamento dell’insediamento nel Distretto nord-est, una nuova parte della città di Bologna a cui viene riconosciuto un ruolo strategico per le funzioni commerciali e ricreative offerte nel più ampio sistema metropolitano, e la valorizzazione delle funzioni presenti, che devono risultare coerenti con questo ruolo. Considerato l’obiettivo di integrazione fra le diverse componenti del contesto e la necessità di instaurare relazioni con le parti di città e territorio vicine si dovrà prestare particolare attenzione a forme di progettazione coordinata che perseguano sempre l’integrazione a diverse scale.
 
3139
Il Comune realizza il miglioramento dell'accessibilità al distretto alla scala urbana e alla scala territoriale, con riferimento al trasporto pubblico - mediante la costruzione della Linea Rossa tranviaria - e al trasporto privato, anche attraverso il “Progetto di potenziamento in sede del sistema autostradale e Tangenziale di Bologna” e alla mobilità ciclabile e pedonale.
 
3140
Il Comune persegue obiettivi di rigenerazione delle periferie, con particolare riferimento al Pilastro, garantendo il reperimento di risorse finalizzate ad interventi ed opere di valenza pubblica.
 
3141
Il Comune coordina le politiche di tutela e valorizzazione del cuneo agricolo nord-est con quelle di rigenerazione urbana dell’areale San Donato Nuovo, per conservare e potenziare i servizi ecosistemici resi dal territorio rurale a quello urbano.
 
3142
> Condizioni di sostenibilità per gli interventi urbanistici  
Le aree pianificate da completare sono quelle denominate “CAM Business Park”, “FICo”, “Ex Asam” e “Aree annesse sud” individuate dalla scheda 21 di Profili e conoscenze. Le prime due aree sono in corso di completamento in base agli strumenti urbanistici attuativi che ne hanno determinato la ormai compiuta trasformazione.
 
3143
Il comparto “Ex Asam” è destinato a nuovi insediamenti per la piena realizzazione del polo. L'ambito può ospitare funzioni commerciali di rilievo e competenza metropolitana. La scelta delle funzioni da insediare deve rispondere ad una logica di integrazione, sinergia e complementarietà con quelle oggi presenti nel polo; si tratterà comunque di attività economiche e commerciali, di intrattenimento e spettacolo, a pubblica fruizione. La sostenibilità del nuovo insediamento dovrà essere garantita da interventi di qualificazione dell’assetto infrastrutturale, in conformità alle previsioni del PUMS (in particolare alla prima linea tramviaria) e da interventi di contenimento e riduzione dell'impatto ambientale del Polo, anche mediante la realizzazione di nuove aree verdi sistemate a parco urbano, con obiettivi di qualificazione paesaggistica e di mitigazione ambientale.
 
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Per il comparto “Aree annesse sud”, il Piano conferma gli obiettivi di connessione e integrazione con il sistema insediativo del Pilastro, propri del piano attuativo approvato nel 2014, che prevede la costruzione di una nuova parte di città, in grado di integrare e valorizzare le funzioni esistenti, tenendo conto anche di una futura integrazione con il Pilastro. La contiguità con il quartiere residenziale del Pilastro prefigura un buon grado di integrazione che può ammettere l'inserimento di una quota di residenza, utilizzando le dotazioni pubbliche (attrezzature scolastiche e verde) come cerniera per la connessione fisica e funzionale del vecchio e del nuovo quartiere. Le condizioni di sostenibilità della trasformazione sono fissate dal piano attuativo vigente.
 
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